Il modo in cui conserviamo il denaro può dire molto della nostra personalità e anche delle nostre emozioni. L’uso del contante sembra diminuire sempre più, soprattutto tra le generazioni più giovani. Tuttavia, può capitare che dobbiamo contare dei soldi e ci rendiamo conto che, improvvisamente, siamo una di quelle persone che quando hanno banconote di diverso valore davanti a sé tendono a ordinarle dalla più piccola alla più grande. Sai perché si fa questo con le banconote? Beh, la psicologia ha la risposta. Anche se la quantità di banconote non è eccessiva. Immagina di avere una banconota da 50 euro, due da 20, una da 10 e un’altra da 5. Come le ordineresti? Probabilmente, e quasi in modo naturale, metti prima quello da 5 euro, poi quello da 10 e così via, ordinando dal minore al maggiore. È qualcosa che fa la maggior parte delle persone, o almeno è quello che pensano molti, e che a quanto pare ha un motivo che va oltre la pura logica numerica o matematica. Ha a che fare con la nostra sicurezza, il modo in cui ci sentiamo più sicuri e come interagiamo con gli altri.

Il significato di ordinare le banconote dal valore più basso a quello più alto, secondo la psicologia

Se sei una di quelle persone che ordina sempre le banconote dal valore più basso a quello più alto, iniziando da quelle di minor valore e finendo con quelle di maggior valore, fai parte di quel gruppo di persone che, secondo la psicologia, ha bisogno di una certa struttura per sentirsi tranquille. Questo ordine visibile delle banconote riflette spesso un ordine mentale che dà sicurezza e la sensazione che tutto sia sotto controllo.

Così, proprio come mettiamo in ordine la scrivania prima di andare a casa, il fatto di contare le banconote prima di riporle nel portafoglio o di portarle in banca indica il nostro bisogno di cercare ciò che è prevedibile, ciò che dà certezza, e non ha quindi nulla a che vedere con una stranezza o una mania. Semplicemente, ci fa sentire più tranquilli.

Una strategia emotiva più che un’abitudine

Infatti, anche se può sembrare esagerato, per molte persone questo tipo di organizzazione funge da piccolo strumento di autoregolazione emotiva. Così, quando tutto intorno sembra accelerato o incerto, c’è chi si rifugia in gesti ripetitivi e concreti che restituiscono loro un senso di controllo sull’ambiente circostante.

Questo non significa che siano persone ossessive o rigide. Semplicemente, hanno imparato che controllare alcuni dettagli dell’ambiente li calma. Permette loro di concentrarsi, ridurre l’ansia e mantenere una certa stabilità. È un meccanismo più comune di quanto sembri e, come abbiamo detto, lo facciamo con altre cose, come ad esempio uscire di casa la mattina sapendo di aver rifatto il letto.

Persone attente ai dettagli che apprezzano la previdenza

Un’altra caratteristica comune a chi ha questo tipo di abitudini è il gusto per i dettagli. Non sopportano l’improvvisazione, il lasciare le cose al caso. Di solito sono persone che pianificano in anticipo, che hanno bisogno di sapere cosa succederà prima che accada. Questo si riflette nella loro agenda, nel modo in cui ordinano gli armadi, nel loro modo di lavorare. E sì, anche nel modo in cui gestiscono il denaro.

In molti casi, questo profilo è legato a professioni molto organizzate: contabilità, ingegneria, logistica. Ma non è solo una questione lavorativa. È un modo di stare al mondo. Preferiscono la chiarezza alla confusione. E questo non deve essere necessariamente un difetto. Anzi, spesso è un vantaggio in contesti in cui i dettagli fanno la differenza. L’ordine nelle banconote non è altro che un tassello di un puzzle più ampio: quello di voler avere le cose sotto controllo per vivere con un po’ più di serenità.

Un rapporto con il denaro basato sul controllo

Anche dalla psicologia del comportamento finanziario è emerso qualcosa di interessante. Chi ordina con tanta cura il denaro contante tende ad avere un rapporto più consapevole e responsabile con le proprie finanze. Di solito non è impulsivo. Al contrario: pensa prima di spendere, fa un bilancio, tiene traccia delle entrate e delle uscite. Fa fatica a mollare il controllo perché considera il denaro uno strumento di stabilità.

Questo comportamento si nota anche nel modo in cui gestiscono le spese quotidiane. Non è raro che utilizzino app per tenere i conti, conservino gli scontrini o confrontino i prezzi prima di acquistare. Per loro, il denaro non è solo qualcosa da usare: è qualcosa da gestire. E il gesto di ordinarlo dal più piccolo al più grande, lungi dall’essere superficiale, fa parte di una strategia più ampia per non perdere l’equilibrio economico.

Inoltre, e infine, c’è una componente pratica che non va trascurata. Avere le banconote in ordine facilita le cose. Permette di sapere a colpo d’occhio quanto si ha. Aiuta a pagare più velocemente. Evita errori con il resto. E, soprattutto, riduce il margine di errore nelle situazioni quotidiane. Quindi, per chi non sopporta le sorprese o gli errori stupidi, questo ordine è anche un modo per proteggersi.